Ciao don Anselmo

Ciao don Anselmo

All’ombra dell’ultimo sole ci ha lasciati un grande uomo e un grande prete. Un prete con nel cuore il vangelo, la misericordia, l’accoglienza ed  il sorriso verso tutti .

Don Anselmo Cattaneo  era nato a Pregnana Milanese nel Maggio del 1939 ma ha svolto la sua missione pastorale soprattutto nella nostra Provincia : a Mede, Dorno, Cava Manara ed in ultimo a Suardi e Gambarana.

Il Don era un uomo di grande cultura, parlava un ottimo inglese ed un ottimo francese.  Ma “non se la tirava mai”, anzi. Si era Laureato in Lettere e Filosofia alla Statale di Milano, negli anni caldi della contestazione. Fu una scelta coraggiosa e fuori da ogni conformismo. Lo fece perché diceva “volevo stare dentro quello che bolliva”. Grazie a questi studi è stato per molti anni un apprezzato insegnante di lettere alle scuole Medie di Dorno e questo Comune gli ha dedicato recentemente la cittadinanza onoraria. Fu anche per alcuni anni docente di varie discipline al Seminario di Vigevano.

Fu sempre molto impegnato nel campo della cooperazione internazionale. E’ stato per diversi anni il Presidente del Comitato Pavia Asti Senegal .  In particolare nel periodo in cui era Parroco di Cava Manara ha accolto diversi ragazzi senegalesi per farli formare  in ambito tecnico e poi fare ritorno nei loro villaggi in Casamance (Senegal ) . Numerosi i suoi viaggi in Africa in particolare in Uganda a sostegno dei progetti  di sviluppo della diocesi di Moroto nella regione Karamoja. Insieme al suo caro amico Mimmo Damiani è stato anche 2 anni in Repubblica Dominicana, collaborando ad un Progetto salesiano a favore dei ragazzi di strada. Di questa esperienza scrisse toccanti racconti che inviava periodicamente ai suoi parrocchiani.

E’ stato anche un grande sostenitore dell’ Unicef e dei diritti dell’ Infanzia. Amava molto stare con i bambini ed i ragazzini. Fu tra i primi promotori dei campi estivi e dei Grest e grande animatore della vita negli oratori.  Diceva che fra le tante cose che ci ha insegnato Gesù una di quelle importanti è l’amore ed il rispetto per i bambini.

Amava molto la campagna e girare in bicicletta tra le stradine e le risaie della Lomellina. E amava la buona cucina, la compagnia, l’allegria.
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15 anni fa tornato dal sud America diede vita, insieme ad un gruppo di amici, alla Comunità educativa Mulino di Suardi. Presso una cascina lasciata in eredità dal tenore Ottolini nacque una della prime strutture di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati. Da questa Comunità sono passati centinaia di ragazzi che oggi sono apprezzati professionisti e cittadini consapevoli. Presso la Comunità è stato aperto un salone ristorante. Diceva ai suoi ragazzi ed educatori “ Dobbiamo aver molto piacere di far felici gli altri a casa nostra “. Qualche anno dopo aprì anche una seconda Comunità a Cambiò per i ragazzi che avevano avuto problemi con la giustizia.

Il don aveva una grande spiritualità che sapeva coniugava ad una visione laica, dialogante ed aperta della fede. Ricordava spesso che “Gesù non è venuto per giudicare ma per salvare il mondo”. La parola che usava più spesso per parlare di Dio era “misericordia”. E diceva “ non è il pentimento che merita il perdono, ma è il perdono che causa il pentimento”.

Stare insieme a lui era bello, divertente e stimolante. Era sempre pieno di idee e proposte interessanti.

Sapeva far stare ciascuno a proprio agio e sapeva tirar fuori da tutti il meglio che avevano.

Caro Don ci mancherai moltissimo. Sappiamo però che dove sei ora continuerai a sostenerci, stimolarci e farci sorridere. Grazie di tutto. Riposa in pace come meriti.